Nessuno slittamento nello stabilimento di imbottigliamento di acqua minerale
Azienda
Aqua d'Or
Contatto
Bruno Jensen
Durante la pallettizzazione di bevande in bottiglia, è regola utilizzare fogli intermedi di cartone ondulato. Un progetto pilota mostra come importanti miglioramenti di produzione possono essere ottenuti con una soluzione alternativa.

Secondo Aqua d’Or, questa soluzione è unica nell’industria alimentare e delle bevande. Nel bel mezzo delle brughiere danesi di Jutland si trova uno degli impianti più moderni d’Europa per l’imbottigliamento di acqua minerale naturale. Con una fetta di mercato superiore all’80%, l’azienda, Aqua d’Or Mineral Water a/s, gode di una posizione di market leader in Danimarca e produce 800.000 bottiglie al giorno.
Creato nel 2000, lo stabilimento gestisce l’intero processo, dalla produzione ecologica di bottiglie di plastica partendo dai cosiddetti preformati, alla pallettizzazione, con consegna di palette “Just In Time” al cliente. Le basi per il successo sono una produzione efficiente e l’analisi e lo snellimento continui dei processi critici.
Recentemente, un progetto pilota in collaborazione con Palcut A/S ha portato miglioramenti nella produttività delle linee di pallettizzazione automatica fino all’8%, corrispondente a 50.000-100.000 bottiglie in più al giorno.
Ma ne ha guadagnato anche l’ambiente, perché l’uso di carta è diminuito dal 22% al 66%. E come ulteriore vantaggio, il numero di spazi palette necessario si è ridotto di quasi 150. Il cartone era quello che causava il “collo di bottiglia: Nella linea di produzione, l’acqua viene confezionata in bottiglie da 0,33, 0,5, 0,75, 1,5 e 2 litri.
Un robot d’imballaggio impila le bottiglie di acqua minerale su palette in strati che vanno da 4 a sette. Normalmente, tra gli strati veniva inserito un foglio di cartone ondulato per proteggere le bottiglie e stabilizzare la paletta.
Il problema è che il cartone ondulato richiede molto spazio e causa fermi frequenti delle linee di pallettizzazione, perché le palette del cartone devono essere sostituite manualmente.
Il problema è ancora più grosso in caso di cambiamento della dimensione della paletta, con tempi di adattamento che spesso superano la mezz’ora. Poiché la pallettizzazione è integrata con la linea di imbottigliamento, questo crea un impedimento alla produzione. “Dovevamo stoccare 150 palette di cartone ondulato di dimensioni varie per palette standard, quarti di paletta e mezze palette, che richiedevano molto spazio nei nostri magazzini”, spiega Bruno Jensen, Production Manager dello stabilimento di Fasterholt. E continua: “Due volte ogni ora, un membro del personale doveva andare a prendere una paletta dal magazzino e portarla al robot d’imballaggio con il muletto.
Per ragioni di sicurezza la linea d’imballaggio ogni volta si fermava, causando delle perdite di produzione”. Ed è per questa ragione che Aqua d’Or, in collaborazione con Palcut A/S, ha appena portato a termine un progetto pilota per un erogatore di fogli per il taglio e l’erogazione automatica dei fogli intermedi.
I risultati hanno portato a miglioramenti importanti di produttività, assieme a una diminuzione degli stock e del cartone usato.
Produttività nettamente più alta: Gli erogatori di fogli Palcut sono oggi installati in tre delle linee di pallettizzazione dell’azienda. Gli erogatori tagliano automaticamente i fogli intermedi, che vengono poi prelevati dal robot d’imballaggio.
Le palette vengono impilate alternando strati di bottiglie ai fogli intermedi, ad un’altezza di 4 a 7 strati. I fogli vengono tagliati da un rotolo di circa 4,000 metri di carta antiscivolo Antim65. Un rotolo basta per circa 24 ore di produzione, mentre prima la paletta di cartone ondulato veniva sostituita ogni mezz’ora.
Quando cambiava la dimensione della paletta, cartone ondulato della dimensione adatta doveva essere prelevato dal magazzino e portato alla linea di produzione, con un fermo macchina di mezz’ora.
Con il sistema Palcut il formato del foglio viene cambiato automaticamente quando si passa dalle palette standard ai quarti di paletta o alle mezze palette.
Con la soluzione Palcut la produttività è aumentata di 50.000-100.000 bottiglie al giorno, che in termini percentuali rappresenta un miglioramento del 4-8%. Palcut è semplicemente un’idea brillante”, spiega Bruno Jensen. Riduzione di spazio occupato a magazzino uguale a 140 palette Il bisogno di spazio per le palette di cartone si è ridotto in maniera importante. Nel passato, lo spazio necessario in magazzino per lo stoccaggio era uguale a quello richiesto da 150 palette.
I rotoli di carta antiscivolo Antim di Palcut richiedono solo lo spazio di 10 palette. Lo stoccaggio della carta Antim richiede molto meno spazio di quello del cartone. Inoltre, il rotolo è adatto a tutti i formati e sono richiesti solo due spessori diversi. Questo ha migliorato in maniera importante la logistica interna, poiché libera spazio per le palette imballate pronte per la spedizione.
Nel passato avevamo il problema di stoccaggio remoto a causa dello spazio limitato. L’azienda opera su base “just in time”, e quindi lo spazio per altre 140 palette è un fatto importante. A seconda della stagione, ogni giorno vengono spedite tra 300 e 1800 palette.
Logistica interna stabile
Alcune delle nostre palette caricate con bottiglie vengono movimentate con muletto per la cellofanatura con film estensibile. La struttura delle palette con fogli intermedi di carta Antim rende le palette molto più stabili grazie al rivestimento antiscivolo della carta, che impedisce appunto alle bottiglie di scivolare. Questo rappresenta un miglioramento rispetto alla superficie piatta del cartone ondulato e ha ridotto in maniera importante i problemi di cedimenti delle palette.
Anche i bordi taglienti e rigidi del cartone ondulato erano un problema, poiché causavano rotture del film durante la sua applicazione. Essendo molto meno rigido, il foglio Antim ha risolto anche questo problema.
Riduzione dell’impronta di carbonio
Aqua d’Or da molta considerazione all’impatto delle proprie attività sull’ambiente ed è determinata a ridurre l’impronta di carbonio dei propri prodotti. L’azienda stima che la produzione di 1 kg di formaggio produca emissioni di CO2 56 volte superiori a quelle della produzione di un litro d’acqua minerale naturale. Una ragione di questo risultato è il loro utilizzo di sola energia prodotta da eoliche.
Le analisi mostrano che gli aspetti dell’imballaggio contribuiscono per il 69% alle emissioni di CO2. Grazie all’utilizzo di plastica riciclata, alla riduzione al minimo di plastica, e ora all’utilizzo di meno carta, riescono a ridurre questo livello e a mantenerlo basso.
Con l’utilizzo di Antim, l’uso di pasta per carta per fogli intermedi viene ridotto del 22-66%, a seconda che si utilizzi Antim con grammatura da 150 g/m² o da 350 g/m². Come paragone, il cartone usato in precedenza aveva una grammatura di 450 g/m².